Studio Legale, Diritto Penale, Difesa Processo Penale

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ABC del Diritto Penale

Il Diritto Penale spiegato da Pandette.it

regole del processo penale

L'applicazione della pena non può essere annoverata tra le finalità del diritto penale. Essa contraddistingue, prevalentemente, sotto il profilo formale, l’illecito penale rispetto a quello comminato da altre branche del diritto. La pena è, in generale, una conseguenza alla violazione della legge per avere commesso un un fatto illecito. Nel diritto penale (rimanendo in argomento), la sanzione è l’effetto legale (giuridico) della violazione della norma penale con la condotta posta in essere, malgrado il divieto di legge, da colui che, attraverso un giudizio (processo penale), viene ritenuto colpevole di quel determinato fatto.

In ciò si concretizza il magistero del diritto penale che, pertanto, persegue lo scopo primario di proteggere il diritto che governa i consociati, espressione delle fondamentali regole che questi ultimi hanno deliberato a fondamento dello Stato.

Da questi principi, consegue che il Processo penale, non solo deve accertare che è stato commesso un reato ed individuarne il colpevole per sottoporlo alla prevista pena, ma è il luogo in cui l’imputato di un delitto o di una contravvenzione è garantito dalle violazioni del diritto stesso, che comporterebbero l’applicazione della pena a persona che colpevole non è, o che all’imputato venga inflitta una pena non proporzionata ai fatti dallo stesso commessi; e ciò sarebbe contrario al diritto, realizzando una ingiustizia.

Per cui, anche, le regole che governano il procedimento penale, sono strettamente connesse alle norme di diritto penale, in quanto strumenti posti a tutela del diritto. Sono norme, al pari di quelle penali, di diritto pubblico ed hanno come destinatari tutti i cittadini e stranieri presenti nello Stato.

L’osservanza delle regole del procedimento dettate in tema di competenza, parità delle parti,imparzialità del giudice, ragionevole durata, nonché di quelle volte ad assicurare il contraddittorio nella formazione della prova ed attuare le articolate potestà della difesa (che comprendono, tra l’altro, il diritto della persona accusata ad essere, nel più breve tempo possibile informata, con cura di riservatezza, della natura del reato e dell’accusa elevata a suo carico con il diritto di disporre del tempo e delle condizioni necessarie per esercitare il suo diritto di difesa davanti al Giudice cui potrà chiedere di far interrogare le persone che lo accusano e presentare testi ed ogni mezzo di prova a suo favore), realizzano, anche esse, la protezione del diritto e la legittimazione della sua sanzione (nulla poena sine iudicio). Questa intima connessione tra processo e diritto penale è fonte di una costante osmosi tra le norme processuali e quelle sostanziali, dipendendo la concreta applicazione delle seconde, dal corretto svolgersi del processo e dalla scrupolosa attenzione alle regole procedimentali. Condividendo il pensiero di autorevole dottrina [Gallo, “La norma penale reale” op. cit., pag.15 e ss.], possiamo concludere che norme processuali e norme penali sostanziali si compongono in un tutt’uno. Del resto, allorquando la carta Costituzionale detta regole che attengono al “penale” esse si riferiscono, sotto il profilo della loro “ratio”, sia al diritto sostanziale che, per taluni effetti, al diritto processuale.